venerdì 5 maggio 2017

DIPENDENZA DAL CELLULARE:
AREA DI PROGETTO

Come la televisione ed il computer, anche il telefonino rappresenta uno strumento tecnologico di crescente utilizzo che, come dimostrano recenti e numerosi studi, è anche un oggetto verso il quale si può sviluppare una vera e propria forma di dipendenza. 

Con la crescita del numero e dei modelli di cellulari, nonché dei servizi offerti attraverso il telefonino, si assiste infatti all’incremento di casi di quella che, in alcuni paesi, è già diventata una “malattia sociale” e che è stata definita “telefonino-dipendenza”, “cellularemania” o “cellulare-addiction”Dal telefono al telefonino: cambiamenti socio-psicologici della comunicazione telefonica.


Un rischio è che il cellulare, piuttosto che diventare uno strumento di sostegno per affrontare le difficoltà di confronto con gli altri, diventi uno strumento per gestire abitualmente le relazioni. In tal modo è possibile che la “comunicazione telefonica” diventi un sostituto della “comunicazione reale” , che lo strumento tecnico prenda il sopravvento e finisca per sostituirsi alla realtà.
Secondo i crescenti studi condotti in tutto il mondo sull’argomento, il “keichu”, come è stato definito in Cina il fenomeno sociale della dipendenza dal cellulare, è un problema che colpisce principalmente i giovani. 
L’uso quotidiano e comune del telefonino rende spesso difficile tracciare un confine diagnostico tra “comportamento normale” e “comportamento aberrante”. Per questa ragione, per l’individuazione di tale problematica è importante osservare tanto gli aspetti quantitativi quanto quelli qualitativi del rapporto con il cellulare. 

martedì 18 aprile 2017

L'EDUCAZIONE DEL MONDO GRECO
Le testimonianze più antiche di una forma educativa sono i miti. 
In particolare sono stati scritti 2 poemi; ILIADE e ODISSEA.
I poemi sono due grandi narrazioni personaggi eroici e servono per intrattenere le persone e servono per dare informazioni sugli dei.
L'Iliade e L'Odissea sono attribuite a OMERO
egli non ha fatto altro che raccogliere leggende 
precedenti diffuse nell'area greca e unificarle insieme. 

Questi poemi compaiono come un concetto di arte, cioè virtù (nel senso di capacità e abilità).
  • L'Iliade racconta l'assedio di Troia, perciò compare come un aretè guerriera.
  • L'odissea narra la storia di Ulisse e in quest'opera si può dire che prevale l'aretè intellettuale.      
La finzione educativa di questi poemi è quella di presentare esempi di virtù da seguire.

sabato 1 aprile 2017

MOTIVAZIONE ESTRINSECA ED INTRINSECA
L'apprendimento è molto condizionato dalla motivazione che può essere intrinseca ed estrinseca.

  • Quella estrinseca si basa su premi e ricompense le quali sono una sorta si rinforzo      dell'apprendimento. 
  • L'intrinseca invece è una specie di motivazione cognitiva che stuzzica la curiosità umana o che porta piacere nel fare qualcosa.



 MOTIVZIONE INTRINSECA→ MOTIVAZIONE ESTRINSECA
                     ⇩                                                        ⇩
   CURIOSITA',INTERESSE,                PREMI,PUNIZIONI,
OBBIETIVI DI PADRONANZA  OBBIETIVI DI PRESTAZIONE                                                           

giovedì 30 marzo 2017


CURIOSITÀ:
Mappa concettuale 




                                                 

venerdì 17 febbraio 2017

PERCHE' NON GIUDICARE

                       La persona continuamente giudicata 
finirà facilmente con il separare 
lo sviluppo dell'immagine di sé 
dalle sue risorse interne 
e dalle sue abilità, finendo in un circolo vizioso e tendendo ad allontanarsi dagli altri. Invece che viene educato sotto un forte riconoscimento condizionato riterrà di avere valore come persona e perciò si comporterà altrimenti.
IL DIALOGO EDUCATIVO
La prima forma di dialogo educativo
è il dialogo socratico che aveva 
lo stesso scopo di quello attuale. 
Alcune tecniche insegnate erano
la retorica e la dialettica che
favorivano la scoperta della   verità. Il dialogo educativo è una forma di comunicazione che si crea tra docente e allievo, persone con posizione gerarchica diversa. Durante la loro conversazione il facilitatore deve concentrare la sua attenzione sull'alunno ed indicargli ciò che deve fare. In sociologia la posizione che una persona occupa nella società si chiama STATUS, mentre il comportamento di chi occupa quella posizione, RUOLO.

domenica 5 febbraio 2017

TEORIA SISTEMICA: 
parte da 2 presupposti: tutto è comunicazione e il mondo psichico è un sistema.
Paul watzlawick(Biografia) affermò che per spiegare un singolo fenomeno bisogna prima prendere in considerazione tutto il suo contesto.
L'educatore deve riorganizzare per fare tornare la classe con il suo equilibrio;
deve individuare persone chiave sia positive che ne negative;


deve tenere sotto controllo l'ansia stimolare l'attenzione(ansia eccessiva porta a sbagliare, mentre ansia bassa porta la motivazione ad alto livello).



TEORIA UMANISTA:

prende in esame il comportamento del docente e suoi effetti sull'alunno.
Il principale esponente di questa corrente è Carl Rogers(Biografia) che ha elaborato una forma di psicoterapia basata sul rapporto di parità tra terapeuta e paziente (terapeuta e cliente). 
In pratiche tutte le ricerche e le idee pensate da rogerso vengono elaborate per fare una pratica didattica che richiede 3 atteggiamenti chiave:
 autenticità e congruenza
-considerazione positiva incondizionata
-comprensione empatica.
Questa pratica ha quindi il compito di favorire la metocognizione, cioè l'autovalutazione dei risultati conseguiti.

giovedì 2 febbraio 2017

LEWIN KURT:

Kurt Zadek Lewin (Molino, 9 settembre 1890  12 febbraio 1947) è stato uno psicologo tedesco, pioniere della psicologia sociale.
Fu tra i sostenitori della psicologia della Gestalt, da cui recepì l'idea che la nostra esperienza non è costituita da un insieme di elementi puntiformi che si associano, ma da percezioni strutturate di oggetti e/o reti di relazioni, e che solo in questo campo di relazioni trovano il loro significato, e fu tra i primi ricercatori a studiare le dinamiche dei gruppi e lo sviluppo delle organizzazioni.
-Biografia   
       
La teoria dei gruppi è uno dei più importanti contributi dati da questo autore alla psicologia sociale grazie soprattutto all'idea di campo.
Si inserisce all'interno della scuola della Gestalt e quindi cerca di inserire il comportamento dell'individuo all'interno delle dinamiche di un gruppo. 

mercoledì 25 gennaio 2017

LE PRINCIPALI TEORIE EDUCATIVE:

La relazione educativa, cioè il rapporto che si crea all'interno del processo formativo tra docenti e allievi, condivide varie caratteristiche con le altre relazioni sociali. Essa non è una semplice interazione sociale occasionale ma un'interazione sociale stabile. Tre teorie spiegano tre diversi concetti che riguardano il rapporto docente-alunno.   


TEORIA PSICOANALITICA:  
concetto fondamentale per la Psicoanalisi, espresso da Freud (Biografia), è la suddivisione della psiche in tre parti. Semplificando molto il suo concetto potremmo dire che la psiche è composta da:
  • Io: la parte cosciente e consapevole di noi stessi, o meglio la parte con cui identifichiamo noi stessi e che ci fa adeguare alla realtà; 
  • Es: la parte "primordiale", inconscia e non consapevole che è "governata" dagli istinti e dalle pulsioni; 
  • Super Io: la parte della mente che – in modo "automatico" – governa i nostri impulsi e li censura, ad esempio facendoci vergognare o sentire in colpa, oppure dicendoci che "questo o quello" non si possono fare perché sono azioni da persone cattive, oppure sono cose maleducate o sconvenienti. 
SECONDO LA PSICOANALISI LA CLASSE E' IL CAMPO  DI UN INCONTRO/SCONTRO DI FORZE INCONSCE E ALL'INTERNO DI ESSE SI POSSONO VERIFICARE FENOMENI COME IL TRANSFERT E LA PROIEZIONE. 

Freud afferma che il bambino è un essere impulsivo e che la realtà è mossa da impulsi inconsci. Per questo la psicoanalisi è anche chiamata psicosessuale. (Due film che spiegano questo concetto in modo un comico: isteria e dangerous metodo)